Apple Maps, il servizio di mappatura di Apple, ha recentemente modificato la propria cartografia, cambiando il nome del Golfo del Messico in “Golfo d’America” per gli utenti statunitensi. Questo cambiamento si inserisce in un contesto politico più ampio, seguendo un ordine esecutivo firmato dal Presidente Donald Trump. La modifica è avvenuta nel febbraio del 2025, a poche ore di distanza da un simile aggiornamento da parte di Google Maps, che ha adottato la nuova denominazione per gli utenti americani, mantenendo però il nome originale per gli utenti internazionali. A differenza di Google, Apple sembra intenzionata a estendere questa modifica a livello globale, suscitando interrogativi sull’influenza politica delle grandi aziende tecnologiche e sulla loro indipendenza nelle decisioni cartografiche.
L’ordine esecutivo firmato da Donald Trump ha imposto al Geographic Names Information System (GNIS), il database ufficiale dei nomi geografici negli Stati Uniti, di adottare la nuova denominazione “Golfo d’America“. Sebbene questa modifica rappresenti un cambiamento nella posizione ufficiale del governo americano riguardo al nome del Golfo del Messico, non ha valore vincolante per le aziende private come Apple e Google, né per altri Stati. Il Golfo del Messico è una vasta insenatura che si estende su tre nazioni: Stati Uniti, Messico e Cuba. Di conseguenza, gli Stati Uniti non possono unilateralmente rinominare un’area condivisa a livello internazionale.
Google ha scelto di allinearsi con il nuovo standard governativo, affermando di seguire la prassi di adottare i nomi ufficiali aggiornati. Gli utenti di Google Maps negli Stati Uniti vedranno il golfo come “Golfo d’America“, mentre per gli utenti internazionali è prevista una doppia denominazione: “Golfo del Messico (Golfo d’America)”. Per gli utenti messicani, invece, il nome originale rimane invariato.
Apple ha inizialmente mantenuto un profilo basso sulla questione, ma successivamente ha deciso di seguire una strategia simile a quella di Google. Quando gli utenti cercano “Gulf of Mexico” o “Gulf of America” su Apple Maps, la posizione mostrata è la medesima, ma il nome varia in base alla localizzazione dell’utente. Nella versione per macOS negli Stati Uniti, il golfo è ancora indicato come “Gulf of Mexico“, mentre il popup informativo mostra “Gulf of America“. Nella versione beta del browser, il nome “Gulf of America” è già visibile sulla mappa, mentre sulla barra laterale e sul segnaposto persiste ancora “Gulf of Mexico“. Al di fuori degli Stati Uniti, come in Australia, le ricerche continuano a restituire “Gulf of Mexico“, ma fonti vicine ad Apple hanno confermato che il cambiamento sarà esteso globalmente.
Questa situazione richiama alla memoria la controversia del 2019 riguardante la Crimea. In quell’occasione, Apple aveva modificato le proprie mappe per conformarsi alle richieste del governo russo, rappresentando la regione annessa nel 2014 come parte della Russia, ma solo per gli utenti che accedevano dall’interno della Russia. Il parlamento russo aveva accolto favorevolmente la scelta, affermando che Apple aveva rispettato la legislazione locale, mentre l’Ucraina e diversi Paesi occidentali avevano criticato la decisione, accusando l’azienda di legittimare un atto non riconosciuto dalla comunità internazionale.
Questi eventi sollevano interrogativi sul ruolo delle grandi aziende tecnologiche nel riflettere o legittimare scelte politiche nazionali, evidenziando la complessità della gestione delle informazioni geografiche in un contesto globale. La modifica del nome del Golfo del Messico in “Golfo d’America” rappresenta un ulteriore capitolo di questa dinamica, evidenziando come le decisioni politiche possano influenzare le piattaforme tecnologiche e le loro rappresentazioni cartografiche.