L’azienda CartOrange ha recentemente introdotto un nuovo strumento di intelligenza artificiale chiamato Lysa, destinato a supportare i suoi oltre 400 consulenti. Questo investimento significativo, come dichiarato dall’amministratore delegato e fondatore Gianpaolo Romano, è stato realizzato con un budget di centinaia di migliaia di euro. Romano ha anticipato la novità già nel 2024, sottolineando come Lysa sia un progetto in continua evoluzione, che richiede un costante aggiornamento e manutenzione. A tal proposito, un team di sette esperti è dedicato esclusivamente alla gestione di questo strumento, dedicando il 50% del proprio tempo all’ottimizzazione di Lysa.
Nel contesto attuale, i consulenti non possono più prescindere dall’utilizzo di un tool di intelligenza artificiale. L’obiettivo principale è semplificare le operazioni quotidiane, permettendo ai professionisti di focalizzarsi maggiormente sulla relazione con i clienti. Una ricerca condotta dalla Stanford University ha evidenziato come l’uso di strumenti di intelligenza artificiale possa migliorare le performance del servizio clienti fino al 35%. Questo dato dimostra l’efficacia di Lysa nel migliorare l’efficienza operativa e la soddisfazione del cliente finale.
Lysa, basata su tecnologia OpenAI, è attualmente operativa e offre una vasta gamma di funzionalità. La responsabile marketing operativo Eleonora Sasso ha evidenziato che il database contiene oltre 15.000 proposte di viaggio, tutte esclusive di CartOrange. Le principali aree di intervento di Lysa includono la formazione turistica, l’assistenza nella creazione di proposte di viaggio, la gestione delle prenotazioni, le procedure aziendali e il coaching commerciale. Questi ambiti sono fondamentali per ottimizzare il lavoro dei consulenti e migliorare l’esperienza del cliente.
Dopo solo due settimane dall’implementazione, i consulenti di CartOrange hanno già notato alcuni vantaggi nell’uso di Lysa. Sasso ha riferito che uno degli aspetti più apprezzati è la capacità di Lysa di fornire consigli utili durante le trattative, specialmente quando i clienti esprimono incertezze riguardo a budget o prodotti. Questo supporto immediato si è rivelato prezioso nel migliorare l’interazione con i clienti.
Romano ha concluso sottolineando che, sebbene Lysa possa accelerare i processi, non può sostituire il valore umano nella fase creativa e empatica del rapporto con il cliente. L’AI ha dimostrato di fornire risposte corrette nel 90% dei casi, ma rimane un margine del 10% in cui le competenze umane sono indispensabili. Questo equilibrio tra tecnologia e umanità rappresenta la sfida e l’opportunità per il futuro del settore consulenziale.