
Non c’è giorno in cui non si discuta di Gemini, il chatbot sviluppato da Google che si basa su intelligenza artificiale. Questo progetto ha dimostrato di essere uno dei più attivamente curati dall’azienda di Mountain View. Recentemente, analizzando il codice sorgente della versione 16.6.23 beta dell’App Google, è emersa l’introduzione di due novità significative, attualmente non disponibili per i beta tester. La prima riguarda un aggiornamento estetico, mentre la seconda si riferisce a una nuova funzionalità che potrebbe ampliare l’efficacia dell’assistente nell’ambito dell’IA generativa.
Gemini: una nuova interfaccia per l’allegato di file
Il team di Google ha avviato l’implementazione della funzionalità di allegare file alle conversazioni di Gemini anche per gli utenti standard. Questa opzione era inizialmente riservata agli abbonati Advanced, i quali continuano a godere di vantaggi esclusivi. L’aggiornamento in corso prevede una rinfrescata dell’interfaccia utente per facilitare l’allegato di file, accessibile tramite il tasto “+” nella barra di digitazione. L’interfaccia attuale, che mostra i tipi di contenuti allegabili come un elenco, sarà sostituita da una nuova versione che presenterà queste opzioni come pulsanti.
In aggiunta, verranno inseriti due nuovi collegamenti che rimandano a funzionalità non ancora attive, evidenziate in grigio. Tra queste, Deep Research, lanciato all’inizio di febbraio, e Composer, un nuovo strumento per assistere gli utenti nella scrittura di documenti e codice. La galleria d’immagini allegata mette a confronto l’attuale interfaccia con la nuova proposta, disponibile sia in tema chiaro che scuro. È importante notare che, in questo caso, la nuova interfaccia potrebbe essere visibile solo agli abbonati a Gemini Advanced.
Gemini e la generazione di video: un futuro promettente
Oltre all’aggiornamento estetico, una notizia di grande rilevanza è l’introduzione della funzionalità di generazione video per Gemini. Alcuni riferimenti nel codice sorgente, tra cui il termine “videogen”, suggeriscono che il chatbot potrebbe presto essere capace di realizzare video. Attualmente, Gemini è in grado di generare immagini grazie al modello Imagen 3, ma l’aggiunta della generazione video rappresenterebbe un significativo passo avanti nelle sue capacità.
Attualmente, Google offre già una funzionalità di generazione video tramite Google Vids, ma questa non utilizza l’intelligenza artificiale generativa. Integrata in Gemini, la nuova funzionalità potrebbe competere con quelle già presenti nel mercato, come Sora di OpenAI, Firefly Video Model di Adobe e Movie Gen di Meta, offrendo agli utenti strumenti avanzati per la creazione di contenuti video.
Come scaricare o aggiornare l’app di Gemini
Attualmente, Gemini è accessibile in Italia sia come Web App, attraverso il sito gemini.google.com/app, sia come applicazione per dispositivi Android. Quest’ultima è parte integrante dell’App Google, che include anche Google Assistant. Gli utenti possono scaricare l’app direttamente dal Google Play Store, seguendo il badge disponibile.
È fondamentale assicurarsi di avere installata l’ultima versione dell’App Google, la quale funge da contenitore per le funzionalità di Gemini. Per verificare la disponibilità di aggiornamenti, è sufficiente cliccare sul badge del Play Store e selezionare “Aggiorna” se è disponibile una nuova versione. Questo passaggio garantisce un’esperienza ottimale con il chatbot e tutte le sue funzionalità innovative.