La Malaysia Aviation Group ha recentemente compiuto un passo significativo nel potenziamento della propria flotta, diventando il primo operatore in Malesia a ordinare il Boeing 737 Max 10. L’azienda ha confermato un ordine fermo per un totale di 12 nuovi aeromobili, che si aggiungono ai 30 già previsti in precedenza. Questa mossa rappresenta un chiaro segnale della volontà del gruppo di modernizzare e ampliare le proprie operazioni nel settore dell’aviazione commerciale.
Nuovi ordini e tempistiche
Nel corso di questa iniziativa, la casa madre di Malaysia Airlines ha annunciato anche ordini per ulteriori 18 esemplari del 737 Max 8, accompagnati da opzioni per altri 30 aerei della stessa serie. Sebbene non siano state fornite tempistiche specifiche per le consegne, la compagnia ha dichiarato che prevede di ricevere l’ultimo dei nuovi aerei entro il 2030, anno in cui sarà completato il ritiro di tutti i vecchi 737-800 attualmente in servizio.
Impegno per il rinnovamento della flotta
Questi nuovi ordini si sommano a un impegno già esistente per 25 aerei Max 8, di cui 11 sono stati già consegnati. Si stima che i restanti 14 velivoli saranno consegnati entro il 2027, contribuendo così a un significativo rinnovamento della flotta.
Commenti del CEO
Izham Ismail, CEO del gruppo, ha commentato questa iniziativa, definendola un investimento coraggioso per garantire un futuro sostenibile a Malaysia Aviation Group. Secondo le sue parole, questo passo non solo migliorerà la capacità dell’azienda di affrontare le opportunità di mercato, ma permetterà anche di creare maggiore valore nelle operazioni e di supportare l’intero ecosistema dell’aviazione. La modernizzazione della flotta rappresenta un elemento cruciale per mantenere la competitività e la flessibilità necessaria per una crescita sostenibile nel settore.
Preparazione per il futuro
Con questi sviluppi, la Malaysia Aviation Group si prepara a rispondere alle sfide del mercato dell’aviazione, rafforzando la propria posizione e mirando a un futuro più luminoso e innovativo.
