Ryanair ha rilasciato una dichiarazione ufficiale in risposta all’Autorità garante della concorrenza e del mercato, la quale ha accusato la compagnia aerea low cost di fornire «informazioni inesatte, incomplete o fuorvianti» riguardo alle richieste avanzate dall’Agcm nel dicembre 2023, in merito a un presunto «abuso di posizione dominante».
Nella comunicazione, Ryanair ha sottolineato che l’Agcm sta ignorando le sentenze della Corte d’Appello di Milano, che nel gennaio 2024 ha stabilito che il modello di distribuzione della compagnia avvantaggia i consumatori e non costituisce un abuso. La low cost ha descritto l’azione intrapresa dall’Agcm come un tentativo disperato di giustificare sforzi falliti nel creare un caso contro di essa, che in passato si era concentrato su questioni legate ai voli per la Sicilia e la Sardegna, oltre che su presunti problemi legati agli algoritmi utilizzati dalla compagnia.
Ryanair ha chiesto al Consiglio dell’Agcm di rendere responsabili i membri del personale per le loro azioni, definendole irresponsabili e avvertendo che i fondi pubblici dei contribuenti italiani non dovrebbero essere sprecati in una «caccia alle streghe» motivata da ragioni personali.
La compagnia aerea, nota per le sue politiche aggressive di prezzo, ha ribadito il proprio impegno verso i consumatori e la trasparenza, cercando di difendere la propria reputazione in un contesto di crescente scrutinio da parte delle autorità di regolamentazione. La vicenda continua a sollevare interrogativi sulla regolamentazione del settore aereo e sulla protezione dei diritti dei consumatori, in un panorama in continua evoluzione.