Scalo di Torino: individuata evasione fiscale da 1,5 milioni sugli aerotaxi

La Guardia di Finanza di Torino ha portato a termine un’importante operazione di polizia economico-finanziaria, denominata “FLY NO PAY”, che ha messo in luce un’evasione fiscale di oltre 1,5 milioni di euro legata ai voli degli aerotaxi. Questa indagine ha avuto come obiettivo il controllo del corretto pagamento dell’imposta erariale sui trasporti aerei non di linea, gestiti da aziende di noleggio.

L’operazione è stata condotta dalla Compagnia di Caselle Torinese, attiva presso l’aeroporto “Sandro Pertini” di Torino. Gli agenti hanno esaminato il versamento dell’imposta dovuta per i voli effettuati da aerotaxi, i quali trasportano passeggeri a pagamento. L’imposta è a carico dei vettori aerei, i quali devono successivamente riversarla all’Erario. Questo controllo ha permesso di evidenziare che, su un totale di oltre 8.000 voli e 23.000 passeggeri, ben 343 società, sia italiane che estere, non hanno effettuato il versamento dell’imposta, nonostante fosse stata già pagata da circa 12.000 viaggiatori.

La natura dell’imposta

L’imposta erariale in questione è stata introdotta nel 2011 e varia in base alla distanza percorsa. Per i tragitti inferiori ai 100 chilometri, l’importo è fissato a 10 euro, mentre per i voli tra 100 e 1.500 chilometri si sale a 100 euro. Per le tratte superiori a 1.500 chilometri, il costo è di 200 euro. Questa tassa rientra tra i tributi definiti “ambientali”, concepiti per limitare l’impatto negativo dei servizi sull’ambiente, con i proventi destinati alla salvaguardia dell’ecosistema.

Grazie agli approfondimenti condotti, i militari della Guardia di Finanza hanno potuto quantificare il debito accumulato dalle società inadempienti. Le sanzioni irrogate ammontano al 30% degli importi non versati, generando un ulteriore debito di oltre 367.000 euro. In totale, il debito verso l’erario ha superato la soglia di 1,5 milioni di euro.

Implicazioni e conseguenze

Il risultato finale dell’operazione “FLY NO PAY” ha messo in evidenza non solo la necessità di un controllo più rigoroso sul pagamento delle imposte da parte delle compagnie aeree, ma anche l’importanza di garantire che i proventi vengano destinati correttamente alla tutela ambientale. L’operazione ha sollevato interrogativi sulla trasparenza e la correttezza delle pratiche fiscali nel settore del noleggio aereo, evidenziando la necessità di un monitoraggio costante.

Le Fiamme Gialle continueranno a vigilare sulle attività delle società operanti nel settore degli aerotaxi, per assicurarsi che vengano rispettate le normative fiscali e che i passeggeri non siano penalizzati da omissioni di pagamento da parte dei vettori. La lotta contro l’evasione fiscale rimane una priorità per le autorità italiane, con l’obiettivo di garantire un sistema fiscale equo e sostenibile per tutti.

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Marica Lovato