
La Toscana ha recentemente approvato un nuovo testo unico del turismo, suscitando un acceso dibattito nel settore. Con l’introduzione del nuovo Codice del turismo, la Regione ha stabilito una regola fondamentale: “stesso mercato stesse regole”. Questo principio si applica a tutti gli operatori del settore, dagli hotel agli affitti brevi, fino agli extralberghieri. L’obiettivo è garantire che tutti i soggetti operanti nel medesimo mercato rispettino le stesse normative, ponendo così un freno a una concorrenza che spesso favoriva solo alcune categorie. La Toscana intende promuovere un approccio più equo e professionale in un settore che, fino ad oggi, ha sofferto di una certa disorganizzazione.
Il sostegno di Federelaberghi
Federelaberghi, l’associazione nazionale degli albergatori, ha espresso il proprio sostegno alla Regione Toscana in merito a questa nuova normativa. In caso di un possibile ricorso da parte del governo nazionale, l’associazione ha dichiarato che si opporrà fermamente. Secondo una nota ufficiale di Federelaberghi, “se il Consiglio dei ministri dovesse accogliere la proposta di impugnativa, commetterebbe un doppio errore”. Questo perché, come sottolineano, si opporrebbe a regole di buon senso e a proposte innovative contenute nel codice regionale toscano. La normativa, infatti, stabilisce parità di regole per i soggetti che operano sullo stesso mercato, elemento fondamentale per garantire un ambiente competitivo e giusto per tutti.
In aggiunta, Federelaberghi ha messo in evidenza come un’eventuale impugnazione da parte del governo possa minare le competenze che la Costituzione italiana attribuisce alle regioni in materia di turismo. La posizione dell’associazione è chiara: la Toscana ha il diritto di regolare il proprio settore turistico in modo da garantire equità e professionalità, e qualsiasi tentativo di interferire da parte del governo centrale sarebbe visto come un passo indietro.
Le reazioni nel settore turistico
Le reazioni alla nuova normativa sono state molteplici e variegate. Gli operatori del settore turistico toscano, in particolare, hanno accolto con favore l’introduzione di regole più chiare e uniformi. Molti albergatori hanno espresso la loro soddisfazione per il fatto che le nuove disposizioni possano contribuire a livellare il campo di gioco, permettendo a tutti di competere ad armi pari. Questa novità è vista come un’opportunità per migliorare la qualità dei servizi offerti, incoraggiando una maggiore professionalità tra gli operatori.
D’altro canto, alcuni gestori di affitti brevi e strutture extralberghiere hanno sollevato preoccupazioni riguardo all’impatto che queste nuove regole potrebbero avere sulle loro attività. Temono che l’adeguamento alle stesse normative degli hotel possa comportare costi aggiuntivi e una maggiore burocrazia, elementi che potrebbero risultare gravosi per le piccole imprese.
In questo contesto, la Regione Toscana si trova a dover gestire un delicato equilibrio tra le esigenze di tutti gli operatori e la necessità di garantire un settore turistico sano e competitivo. La sfida sarà quella di implementare queste nuove regole in modo da favorire una crescita sostenibile e inclusiva per l’intero comparto.