Il bambù è una pianta che può attrarre l’attenzione di molti giardinieri grazie alla sua crescita rapida e all’aspetto esotico, ma presenta anche diverse problematiche che meritano attenzione. Questo vegetale, noto per la sua resistenza e versatilità, può rivelarsi una scelta complessa, specialmente se non si considerano le sue caratteristiche invasive.
Chi desidera creare una siepe o un divisorio con il bambù dovrebbe riflettere attentamente prima di procedere. Questa pianta ha una crescita estremamente rapida e alcune specie possono aumentare di altezza fino a 90 cm al giorno. Il rischio è che il bambù possa rapidamente invadere la proprietà dei vicini. La sua capacità di espansione non è ostacolata da reti o steccati, e la crescita è ancora più accelerata in terreni ben irrigati o in aree soggette a ristagno idrico. Pertanto, è essenziale considerare l’impatto che il bambù potrebbe avere sull’ambiente circostante e sulla buona relazione con i vicini.
Alcune varietà di bambù sono così invasive da mettere a rischio la biodiversità locale, soffocando altre piante e vegetazione. Contrastare la crescita del bambù può rivelarsi complesso e costoso. Gli esperti consigliano di installare barriere solide in metallo o cemento per limitare l’espansione. Durante il picco della crescita, che avviene all’inizio dell’estate, è necessario monitorare attentamente la comparsa di nuovi germogli, al fine di contenere la proliferazione della pianta.
Se il bambù diventa indesiderato, liberarsene richiede anni di lavoro e impegno. Le radici e i rizomi della pianta si propagano in profondità, rendendo difficile l’estirpazione. Anche se falciare il bambù può indebolirlo, è necessaria una cura costante per almeno due anni per ottenere risultati significativi. Gli sforzi per rimuovere questa pianta possono risultare spesso frustranti e inconcludenti, con la possibilità di ritrovarsi ogni anno con nuovi gettiti da affrontare.
L’uso di erbicidi chimici è frequentemente necessario per controllare la crescita del bambù. Questo rappresenta un problema per chi desidera mantenere un giardino biologico e sostenibile. Un’applicazione singola di erbicidi non è sufficiente, poiché i germogli tendono a ricrescere, portando a un’inquinamento inutile del suolo. Pertanto, chi decide di piantare bambù deve essere consapevole delle implicazioni ambientali legate alla sua gestione.
Con oltre mille specie di bambù disponibili, non tutte sono ugualmente infestanti, ma trovare quella più adatta alle proprie necessità può essere complicato. La velocità di crescita e propagazione dipende dal clima e dal terreno in cui la pianta si sviluppa. Di conseguenza, è difficile prevedere quanto il bambù scelto possa diventare potenzialmente infestante. Per evitare problematiche legate alla sua coltivazione, è consigliabile optare per un vasetto di bambù nano come decorazione per la casa, piuttosto che piantarlo nel giardino.
L’argomento del bambù è complesso e richiede una valutazione attenta da parte di chi desidera integrare questa pianta nel proprio spazio verde, tenendo conto delle sue caratteristiche e delle possibili conseguenze.